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La regina dei dannati

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  1. Dark Kiba
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    TRAMA

    E' la storia del giovane e zelante vampiro Lestat (interpretato da Stuart Townsend) creato secoli prima da Màrius (Vincent Perez) antico e saggio maestro che lo istruì ad arte sulle dottrine, le regole ed i compromessi che sono alla base di quella vita eternamente vissuta nell'ombra ed in solitudine che è tipica dei vampiri. Insoddisfatto ed annoiato dalla sua solitaria e tediosa esistenza, Lestat si addormenta e si risveglia centinaia di anni dopo (nei nostri giorni) deciso ad uscire allo scoperto ed a rivelare al mondo intero la sua vera natura di vampiro, ma soprattutto deciso a conquistare le luci della ribalta mondiale sentendosi finalmente vivo e libero di non doversi più nascondere. Quale mezzo più efficace della musica (da lui sempre amata sin dall'epoca dei suoi primi passi di vampiro) per raggiungere il suo scopo?
    Il successo arriva inevitabilmente e Lestat diventa un'osannata rockstar di fama mondiale con la sua splendida voce (prestatagli nientemeno che da Jonathan Davis, leader dei Korn, autore anche della meravigliosa colonna sonora finale del film) e con le sue splendide musiche (curate da celebri artisti rock del calibro di: Marilyn Manson, Wayne Static degli Static-X, Chester Bennington dei Linkin Park, Deftones, Papa Reach e Richard Gibbs). Mentre Lestat è impegnato in conferenze stampa in cui non fa che esortare i suoi "confratelli" a partecipare al mega concerto/raduno (organizzato per l'occasione a "Death Valley", California) e a "rivelarsi" al mondo, i "succhiasangue" più anziani si organizzano ed architettano contro di lui un agguato atto alla salvaguardia della stirpe. L'eliminazione di Lestat significherebbe infatti la loro salvezza in quanto eviterebbero di essere scoperti e perseguitati dagli umani fino al completo sterminio. L'infernale e maledetta musica dark riesce in qualche modo a donare a Lestat la gloria che cercava, ma soprattutto riesce a ridestare da un sonno lungo seimila anni l'incontrastata e temutissima sovrana egizia Akasha, regina di tutti i dannati e madre da secoli di tutti i vampiri della Terra. Il sonno statuario plurisecolare iniziato dopo la morte del compianto compagno di regno si interrompe bruscamente e come per incanto Lestat sembra incarnare alla perfezione il temperamento e le peculiarità degne di un sostituto all'altezza dello sposo defunto della tenebrosa regina.

    RECENSIONE

    Le critiche a questo film certamente non mancano. Ho letto molte recensioni negative su di esso ma, a mio avviso, sono solamente parole scritte senza un briciolo di intelligenza ( senza offesa) cinematografica e letterale.
    Quasi tutti sono concordi nell'affermare che " La Regina Dei Dannati" non sia nient altro che un orrendo tentativo del regista Michael Rymer di emulare ( o almeno di avvicinarsi anche solo marginalmente) il primo film ( e cioè " Intervista Col Vampiro" ).
    Secondo me? Sbagliano tutti quanti!
    é proprio questo che mi dà fastidio; " se un film non è realizzato bene, non ha degli effetti speciali sorprendenti e non rispecchia lo stereotipo del classico film horror (di genere vampiresco, fantascientifico, soprannaturale, ecc.) non è degno di nota, ma solo di critica". Questi giudizi così scontati non sono solo la rovina del cinema, ma anche della letteratura; se critichi il film, allora devi criticare anche il libro, è una conseguenza obbligatoria.
    Certo, in un libro la storia viene sviluppata in modo ben più approfondito, viene resa intrigante o meno agli occhi del lettore; In un libro non c'è un limite di tempo, puoi scrivere tutto ciò che vuoi, perchè il lettore non impiega certamente un'ora a leggerlo.
    Il film invece? beh, il film ha molte più limitazioni: non può durare più di tre ore ( altrimenti si rischia un overdose XD! ), molti pezzi del libro verranno tagliati. ed infine, ma non certamente l'ultimo dei problemi, per ricreare tutte le atmosfere, le sensazioni, i sentimenti e tutto ciò che ha reso speciale il libro, bisogna avere una grande abilità.
    Un film può essere fatto bene, come del resto può essere fatto male, dipende dai punti di vista.
    " La Regina Dei Dannati" è senza ombra di dubbio un film girato bene, forse non come il primo, ma difficilmente abbiamo visto dei sequel o dei prequel superare i loro "padri".
    Cosa lo rende così " speciale" per me?
    Innanzitutto l'idea di " umanità" che viene data al Vampiro Lestat(interpretato magistralmente da Stuart Townsend); egli si addormenta per centinaia di anni, nella sua fredda e oscura tomba, perchè stanco del mondo in cui si è ritrovato. Lui lo sa, ne è pienamente consapevole: non appartiene a quell'epoca!
    Si addormenta, cullato dalla lenta ed instancabile ninna nanna dello scorrere dei secoli, in attesa che questa canzoncina si trasformi in qualcosa di diverso, in qualcosa di più allettante per il suo palato.
    Ed infine, il suo desiderio, viene esaudito.
    La canzone cambia; le sue note non sono più calme e rilassanti, ma adrenaliniche e piene di vita, morte, odio, oscurità e soprattutto di sangue. Il vampiro Lestat è tornato, e con lui è nata una nuova melodia che affascinerà il mondo intero e gli permetterà di diventare qualcosa di più di un semplice vampiro, lui diventerà un Dio in terra.
    Ovviamente, come ci si aspetta che sia d'altronde, Lestat vivrà per tutta l'eternità, senza vincoli, senza regole, ma solo con se stesso, ed è proprio questo a spaventarlo. L'eternità è troppa per un vampiro da solo.
    Vive le stesse emozioni che vivono gli esseri umani, in un certo senso li invidia e li rispetta, ma lui deve nutrirsi, non può farne a meno.
    Ben sviluppato anche il ruolo di Akasha, la madre di tutti i vampiri, intepretata da Aaliyah, cantante americana rithm'n blues morta tragicamente a 22 anni in un incidente aereo il 25 agosto del 2001 nelle Bahamas.
    La cantante dà il suo contributo al film ( che le verrà dedicato dopo la morte) con un'interpretazione senza eguali.
    Bella, malefica, senza pietà e soprattutto " dannata" una vera e propria Regina.
    Aaliyah riesce ad esprimere magnificamente quello che è il suo ruolo, il suo personaggio e la storia che ci vuole raccontare; lei è Akasha, la perfida e spietata regina del Nilo, ma anche madre di ogni vampiro presente sulla faccia della terra; se solo lo volesse, potrebbe distruggere il mondo con sempilicità e naturalezza, ma il bisogno di nutrirsi la ferma e la rende ancora più cattiva.
    Un bel film, nonostante le critiche negative che si sentono in giro è uno dei pochi film a sfondo vampiresco che consiglio vivamente a tutti gli appassionati del genere. Effetti speciali e trucco ben realizzati; il tutto viene condito con una spettacolare colonna sonora che vede raggruppati alcuni dei migliori gruppi e cantanti di sempre: Jonathan Davis, leader dei Korn, autore anche della meravigliosa colonna sonora finale del film; Marilyn Manson, Wayne Static degli Static-X, Chester Bennington dei Linkin Park, Deftones, Papa Roach e Richard Gibbs.

    GIUDIZIO


    IL mio giudizio si può esprimere con un solo aggettivo, che però riassume pienamente il mio pensiero su questo film: " ETERNO".

    VOTO 10

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0 replies since 29/6/2010, 05:20   196 views
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